Valerio Ambiveri | Marta Lodola

+5 -3

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Considerazioni


Il 20.02.2020 abbiamo presentato “+5-3”, per la prima volta in forma virtuale, il suo messaggio principale era l'eliminazione della distanza interpersonale, ma anche la distanza sociale ed umana.

La video-performance è stata il risultato di due incontri tra Marta Lodola e Valerio Ambiveri avvenuti nella metà di gennaio in territorio italiano. Il duo performativo vive da anni la distanza come realtà quotidiana, abitando in due differenti città, Berlino (Germania) e Bergamo (Italia).

Pochi giorni dopo, all'incirca la settimana seguente, in Italia ed in particolare in Lombardia è stata dichiarata l'emergenza pandemica da Covid-19, con l’adozione di un regime di limitazione della vita del cittadino per confinarlo in una situazione di isolamento cautelativo.

In Germania l'emergenza è stata dichiarata intorno alla metà di Marzo, cambiando definitivamente il rapporto con la socialità e con l'altro; benchè in Germania si sia lasciata la possibilità di poter uscire di casa per godersi momenti solitari di svago, vige la stessa imposizione della riduzione al minimo dei contatti interpersonali.

La distanza di sicurezza da mantenere tra individui è di almeno 1.5 m, mentre i confini territoriali di ogni paese sono temporaneamente chiusi, impermeabili, invalicabili.

Col senno di poi, sono nate delle considerazioni postume alla presentazione di “+5-3”.
È emerso il vero significato di quel gesto, di quell'intenzione, come se la nostra sensibilità avesse intuito la necessità di stare uniti e compreso la pericolosità della distanza da colmare, ancor prima di poterla esperire realmente.

In questo momento la “social distance”, “distanza sociale”, è un metodo di protezione e salvaguardia della specie umana, ma nello stesso tempo rischia di poter essere qualcosa che crea una profonda solitudine ed isolamento dell'individuo, per questo motivo il messaggio che comunicammo in precedenza è ancora più forte e sentito, ora ci sarebbe impossibile vivere quell'avvicinamento e quella possibilità di varcare la soglia della distanza che divide i corpi.

Vogliamo rimarcare il valore di quel gesto per poterlo mantenere vivo, per poter superare nuovamente la distanza lo spazio che ci divide non può creare separazione, ma sarà lo spunto per creare nuove unità.

 

 

Considerations


On thursday 20.02.2020 we have presented the project "5-3", for the first time in virtual form. The main message of the project has been the removal of interpersonal distance, but also social and human distance.

The video-performance has been the result of two meetings between Marta Lodola and Valerio Ambiveri in mid-January in Italy. The performative duo has been living for years the distance as a daily reality, living in two different cities, Berlin in Germany and Bergamo in Italy.

A few days later, about the following week, in Lombardy and consequently throughout Italy the Covid-19 pandemic emergency has been declared, adopting a regime of precautionary isolation for every single citizen living on the Italian territory.

In Germany the emergency has been declared around the middle of March, definitely changing completely our daily social relations; although the german government has granted the possibility to leave the house to enjoy solitary moments of leisure. Furthermore the same requirement applies as regards the minimum reduction of people-to-people contacts.

The safety distance to be maintained between individuals is at least 1.5 m, while the territorial borders of each country are temporarily closed.

In hindsight, posthumous considerations were contemplated during the presentation of “+5-3”. It emerged the true meaning of that gesture, of that intention, as if our sensibility has sensed the need to stay united and understood the danger of the social and human distance, even before we could really experience it.

At the moment "social distance', is a method of protecting and safeguarding the human species, but at the same time it risks to lead to deep loneliness and isolation of the individual. For this reason the message we communicated earlier is even stronger and felt. Now it would be impossible to live that approach and that possibility to cross the threshold of distance that divides the bodies.

We want to emphasize the value of that gesture in order to keep it alive, to be able to overcome again the distance, the space that divides us cannot create separation, but it will be the starting point to create new singularities

 

Il 2020 è l'anno della nuova decade, è l'anno del doppio, della celebrazione della simbiosi Lodola-Ambiveri che si manifesta proprio quest'anno da una decade. E' l'anno del ricongiungimento dei corpi distanti, che trovano il veicolo della comunicazione nello spazio vuoto tra di loro, indagando proprio la natura e il senso della separazione. Cosa significa percepire la distanza? C'è contatto nella distanza? Il nostro corpo davvero limita la nostra presenza?

Il primo lavoro della decade Lodola-Ambiveri risponde a queste domande, la logica umana cede all'enorme sapere dell'epidermide e trova una dimensione viva della corporeità che supera la distanza perché il corpo diventa malleabile, fino ad oltrepassare il vuoto, lo spazio, la divisione.

Il valicare la distanza è una presa di posizione degli artisti Lodola-Ambiveri che, in questo particolare momento storico e politico, concepiscono se stessi come inadatti alle separazioni sociali, sessuali, razziali e difendono il senso di umanità in quanto diritto basilare necessario.

Il contatto sensoriale, emozionale ed empatico supera le distanze che limitano l’unione, ed invita il prossimo a non avere timore di mettersi al centro delle proprie scelte. L’essere umano è risultato della totalità delle sue azioni, delle relazioni che instaura con il proprio sé e con gli altri.

L’idea di condividere la presentazione di un lavoro performativo non in live, bensì utilizzando la divulgazione on line, avviene per aprire il discorso a livello globale, invitando il pubblico ad essere presente da qualsiasi luogo si trovi. Ognuno può accedere, ed essere parte di qualcosa.

 

2020 is the year of duality and sets the beginning of a new decade. 2020 is also the year in which the symbiotic artistic duo Lodola-Ambiveri celebrates its first decade. 2020 is dedicated to the reunification of distant bodies that communicate by means of an empty space which separates them from one another, investigating within their real nature and sense of separation. What does it mean being able to perceive the distance? Is there any contact in distance? Is our presence bound by our physical body?

The first work of the decade Lodola-Ambiveri tries to answer these questions. The logical thinking of the human being collapses under the huge epidermal knowledge, where it finds its true malleable body-related dimension that overcomes distance, space, vacuum and division.

Overcoming distance is a standpoint in Lodola-Ambiveri’s performative work, who, in this particular historical and political era, declare themselves against social, sexual and racial separation and defend the sense of humanity as essential and basic right.

A sensorial, emotional and empathic contact overcomes all distances which restrain cohesion, inviting people not to be scared of acting as lead characters within their own personal choices. A human being is the result of all actions and relationships established with the personal self and the others.

The decision to share a performance online - without a live action, has been taken in order to launch a global debate and, at the same time, to invite people from all over the world to participate. Everyone will be able to watch this performance, becoming active part of it.