Valerio Ambiveri | Marta Lodola
Equilibrium
Equilibrium/Destroy the border
performance duration 1h (excerpt)
4th International Performance Art Weekend, BERLIN, Germany
ita
L’equilibrio tra i nostri corpi diventa strumento di potere e conoscenza.
E’ il perfetto accordo tra individui simili e allo stesso tempo diversi, che si osservano uno all’interno dell’altro, per eliminare il divario che li separa.
Formando un unico corpo diventiamo una forma nuova, diventiamo un essere diverso dal singolo umano.
L’unione è scoperta, l’unione è sguardo verso l’interno di quel diverso che fino ad un momento prima ci sembrava estraneo.
Tra di noi è presente una linea di separazione resa precaria dalla nostra stabilità.
In posizione frontale, e sbilanciata rispetto al nostro centro, uniamo i nostri corpi mediante l’appoggio della nostra fronte all’altezza del terzo occhio, diventiamo così un solo corpo, ritroviamo un equilibrio che ci rende stabili insieme.
Il nuovo corpo che formiamo è unico, singolo e duplice allo stesso tempo.
Le nostre mani poste lateralmente sorreggono una struttura precaria che fungerà da parametro per la nostra stabilità.
La difficoltà e la resistenza necessaria per mantenere questo corpo unico fungeranno da meccanismo per la distruzione del confine che ci separa.
eng
The balance among our bodies becomes a tool of power and knowledge.
It is the perfect deal among individuals who are similar and different at the same time, observing each other from the inside to eradicate the discrepancy that separates them.
Forming one body we become a new figure, we become an individual who is different from the single human being. The cohesion is unearth, the cohesion is a gaze toward the inner part of someone different, who seemed at first extraneous in our eyes.
The dividing line between us is made precarious by our stability. In frontal, and unbalanced position in comparison to the single centers, we unite ourselves through the support of the third eye on our forehead. We become one body, our togetherness make possible a new balance.
The formed body is unique, single and double at the same time. The hands sideways support a precarious structure acting as parameter for our stability. The necessary resistance, to maintain this form, works as mechanism destroying the limit that separates us.
The fusion happens through the gaze, creating a sutle game among the eyes, so close to each other and capable to see beyond our perception.
photo by Karsten Hein